domenica 18 dicembre 2011

grande circo moscardini (tre)


Nel Grande Circo Moscardini, si entrava in punta di piedi, facendo molta attenzione a non schiacciare quelli degli altri. Il Grande Circo Moscardini infatti era piccino piccino, talmente piccino che se si moltiplicavano sette spettatori per tre c'era già il tutto esaurito, anche se il nome sembrava indicare proprio il contrario. Era grande però il suo fondatore: Gino Moscardini. Il più grande mangiatore di polpette al sugo del suo tempo. Ben novantacinque polpette triturate, risucchiate, disintegrate, ingollate, smascellate, in un solo minuto. E senza lasciarne una sola briciola. Il tutto finiva in una enorme pancia a malapena contenuta in una abbondantissima camicia e da un gigantesco paio di pantaloni sostenuti da due bretelle rosse, tese al punto che sembravano pronte a schiantarsi da un momento all'altro. Un giorno, stanco di sfide tra divoratori di polpette, polli arrostiti, panini al salame e uova alla cocca, a Gino Moscardini venne voglia di diventare un grande artista. Ma siccome soffriva parecchio la solitudine e diventava triste quando doveva mangiare tutto solo, creò dal nulla un circo. Ma Gino Moscardini non si accontentava facilmente, così una notte di un Natale oramai lontano, nacque il Grande Circo Moscardini. Un circo un po' speciale.


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